giovedì, giugno 11, 2009

Giacomo Matteotti (1885-10.06.1924) (d.r.)



Era l´ultimo ostacolo in italia
per questa nuova moda
chiamata totalitarismo;
cosí gradita ai latifundisti, ai fabbricanti,
agli organi dello stato filofascisti
e cosí si vestiva
anché il popolo
con quest´ultima moda;
ancora sofferente
dalle tante lacrime e ferite,
sparse e inflitte,
durante la prima guerra mondiale;
cosí debole e fragile
il popolo
davanti all´omnipotenza
di questa ideologia violenta,
chiamata fascismo;
che lentamente
con i tempi bui
che arrivaronno
commiciava a trascurare
tutti e tutto.

Era l´ultimo intoppo in italia
fra tutti quelli, i soliti ignoti;
l´ultimo
che non si lasciava intimidire,
tappare la bocca,
avendo compreso
il fascismo
fin da subito
e cosí combatteva
una lotta,
non inutile, ma doverosa
e corraggioso come era
denunciava i pestaggi,
la violenza feroce
delle camicie nere;
ma anche il silenzio
della borghesia;
combatteva
per i valori di una societa,
che allo stesso tempo
venivano buttati via,
come pezzi di carta.

Era l´ultimo ingombro
nella via dell´italia
verso la dittatura fascista;
era scomodo e perseguitato
ed era sempre contro
il depotismo, l´oppressione
e le umilazioni;
era un´uomo di pace,
della giustizia sociale,
ed era sempre contro
l´intolleranza, il menefregismo,
la stupiditá;
era un socialista;
un riformista;
ed era sempre contro il fascismo!