venerdì, maggio 23, 2008

(d.r.)
....sono diventato un moralista nel 2005, perché prima non lo ero e adesso nel 2008 non lo sono piú, sapendo che il moralismo é un ideale personale e della societa che poce volte si raggiungé....

....sono diventato un moralista nel 2005 quando ho visto che i agenti dei servizi segreti militari di diversi paesi erano tutti dei moralisti, stanndo attento alla morale della gente, anche alla mia (che piú o meno non era esistenté) e devo dire che per primo ho pensato che fosse una barzelletta, ma ho subito capito che quei agenti mi giudicavano dal punto di vista morale, che passavano informazioni agli poliziotti i quali seguivano gli ordini da questi agenti e facevano il loro lavoro ben poco pulito, seguendo quello che li divevano gli agenti dei diversi servizi segreti militari....

....proprio loro, veramente gli ultimi a parlare o a giudicare sulla morale, proprio loro, gli ultimi a usare la parola morale, loro, che in ogni democrazia, in ogni dittatura fanno il lavoro sporcho, quello che nessuno vuole fare, quelli che nel loro lavoro usano tutti i methodi piú crudi e selvaggi....manipulano tutti per i loro interessi, proteggono lo stato, gli interessi privati di amici di quelli potenti, aiutano i trafficanti d´armi e ancora molto cose di piú dei quali non vorrei scrivere....

....solo una storia per mostrare quale sorte di personaggi sono....

....negli anni settanta in una dittatura militare un`ufficiale di un servizio segreto militare nel suo tempo libero aveva per caso incontrato una ragazzina ancora minorenne di una belezza indiscrivibile, che l´ufficiale restava sbalordito, era una ragazza che frequentava ancora i superiori, che non aveva niente a che fare con la politica, il militare, la resistenza del popolo (ancora oggi piú o meno incriminiata) e quella ragazza faceva la sua vita tranquilla e piú tardi, una volta finitá i superiori, voleva studiare e questo ufficiale le faveca delle avance, la seguiva, le regalava dei fiori, ma lei non era interessata e come si sá, non solo nelle dittature militare questi agenti pensano che il mondo é loro, pottendo fare, dire e commettere quello che vogliono senza alcuna consequenza e l´ufficiale si arrabiava.....probabilmente per la prima volta non ottené quello che lui voleva e cosi metteva la ragazzina su una lista e alcuni giorni dopo un commando di agenti militari nel pieno giorno rapivano la ragazza e la portavano in caserma....
....era la persona piú innocente, che si si possa immaginare....
....nella caserma la aspettava l´ufficiale, ma ancora una volta si rifiutava ad avere un rapporto emozionale o sessuale con lui, cosi quell´ufficiale lasciava la ragazza nelli mani delli suoi agguzini e quelli facevano quello che facevano sempre in questi casi, la toglievano i vestiti, la davano un numero, cosi che non aveva neanché piú un nome, comiciavano a picchiarla, a interogarla, comminiciavano a torturarla e finiva in una cella sotto terra, la violentavana e qualche giorno dopo arrivava di nuovo l´ufficiale da lei e le chiedeva se adesso sarebbe stato disponibile e lei, fiera e rendendosi conto che i suoi giorni, quei pocchi giorni, sarebbero stati finiti, diceva un´altra volta di no e cosi la violentavano in continuazione....uno dopo l´altro....e poi un dottore con alcuni soldati che lo assistivano le amputave tutte due le braccia, le soppiantava un occhio e le tagliava un seno....la ragazzina viveva ancora.....e gli soldati la usavano come una prigioniera illustrativa....la facceveno vedere alle altre prioginiere, alcune appena arrivate, cosa li sarebbe sucesso se non collaboravano con loro e cosi viveva ancora alcune settimane, finché l´ufficiale, avendo pena con lei, la uccideva con un colpo di pistola....
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nessuno e nessuna ha mai chiamato questi soldati, questo ufficiale, questo dottore un maiale, mai, nessuno, in tutto la loro vita nessuna ha ossato a dirli cosa sono....nessuno, perché tutti avevano e probabilmente hanno ancora paura di loro, protetti dallo stato, dalla polizia, dalla legge, dall´amnestia, protetti giorno e notti nella loro bella vita mondana con i loro figli e figlie che erideritano tantissimo....
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cosi, vedendo che proprio quelli, gli agenti dei servizi militari erano dei moralisti ho deciso di diventare moralista.....e poi quando avevo una amicizia/ una relazione, che non era neanché un rapporto per scelta mia e tutti questi moralisti, gli agenti militari, i poliziotti, la polizia dello stato, gli agenti civili, la gente comune, piú o meno tutti, incintanti inanzitutto dai militari e non potendo amare, non pottendo vivere, non pottendo dire, non pottendo piú niente, la mia vita ridottá a un aspettare, quando ti amazzano, quando ti rinchiudono, quando ti torturanno, al di lá di ogni attenzione pubblica, che qualcuno o qualcuna lo avrebbe notato, li in quel momento, attacatto in continuó da moralisti, cioé da sbirri, che tranne tre parole....pazzo....frocio....porcho....tranne queste tre parole non ne sapevanno altri e proprio loro, gli ultimi a capire, a intendere, proprio loro.....in quel momento ho ricominciato a scrivere e per primo avevo scritto "Leistung und Angst" (La produttivitá e la paura) e subito dopo "Die Kinderkrüppelmacher" (Quelli che storpiano i bambini) e gli agenti l´hanno capito, ma i sbirri no....che loro stesso stanno a proteggere quelli che metteno sotto i piedi della morale una mina-antiuomo.....rispetto, amore e tutto per quelli....li ho ricominciato a scrivere.....