sabato, giugno 30, 2007

Da un genovese (da rifinire & correggere)



Vivono con quello che hanno,
quel niente
e ugualmente
aprono i loro cuori
a un mondo
che non li vuole,
non li ha mai voluti,
caddono giú
e poi
quando hanno finito di cadere
sono solo li
dove sono stati sempre;
nel niente
e poi sentono una canzone
da un genovese
e dopo un`altra;
ce n'é uno
che canta su quello
che gli altri non vogliono
vedere, sentire e capire,
ce uno
che canta su quelli.

Amano con questa
sporca, triste
delusa e rovinata anima,
che sta da sola
nei loro cuori
e poi
con le lacrime solitarie,
i sguardi vuoti
cercano un senso,
si danno da fare
in un mondo che non é il loro,
scrivono, disegniano, costruiscono,
pensano, spacciano, vendono,
comprano, arrestano
e poi sentono una canzone
da un genovese
e dopo un`altra
ce n'é uno
che canta su quelli
per i quali
sono freddi i raggi di sole,
per i quali
la notte é.

Non al denaro, non all`amore, né al cielo,
ne per una donna, ne per un uomo,
soltanto per quella
infame, dura
brutta e bugiarda vita,
che nessuno se l`ha scelto,
che ogniuno se la deve fare
per se
e poi sentono una canzone
da un genovese
e dopoi un`altra,
ce n'é uno
che canta su questo sentimento
che loro
senza senso, senza speranza
cercano tutto il tempo,
il tempo passa;
non si trova;
si sta come si sta;
é la vita.